Thursday 5 May 2011

Le immagini di un'esecuzione. Mostrarle?

Avete visto l’immagine della “situation room” durante la mission “Geronimo” che ha portato alla cattura ed uccisione di Osama Bin Laden. A guardare l’immagine di un inusuale esecuzione, si vede molto della leadership di un uomo o di una donna. Il premio Nobel Barak Obama non e’ al centro della scena, e’ in un angolo con uno sguardo a meta’ tra la decisione ed il disgusto di un atto in se orribile. Hilary Clinton e’ al centro della scena, si copre il volto con angoscia ritratta nello stupore. Io sono personalmente contento che l’uomo nell’angolo abbia vinto le elezioni. Questa imagine mi ha posto un quesito importante non tanto sulla decisione di ammazzare un criminale (che per altri, a torto o a ragione, e’ un eroe) ma sulla nostra maniera di reagire. Il commento della Chiesa cattolica si e’ levato non ad ammonire l’uccisione o esecuzione o assassinio o “terminazione” del terrorista, eroe, criminale, padre di famiglia, assassino di migliaia di musulmani e cristiani innocenti, marito. Il monito per noi e’ di non gioire della morte di un uomo. Una volta incontrai un importante ingegnere milanese, un uomo anziano e saggio che ebbe la bonta’ di condividere con me la sua esperienza di partigiano. Mi racconto’ come c’era un senso di sconfitta nell’uccidere il nemico. Mi racconto’ come nell’odiare con tutta la sua forza il nemico fascista e nazista, con la collera di tutto lo spirito e del corpo per questi uomini infami e riconosciuti ora tali dalla storia; ebbene mi racconto’ come lui sentiva un profondo senso di sconfitta quando quegli occhi diventavano assenti o il corpo si accasciava esanime dopo un colpo o piu’ di arma da fuoco. Io penso che per una bambina di 12 anni che vedeva nel suo papa’ un eroe in ogni caso, dev’essere stata un esperienza atroce ed indescrivibile. Una bambina che aveva due anni quando suo padre ha assassinato migliaia di innocenti nelle torri gemelle di New York e che e’ cresciuta probabilmente ogni giorno con un uomo cui un giorno hanno dilaniato il cranio con un proiettile. A quanto pare e’ deciso che non sara’ pubblicata alcuna imagine, Io penso che sia giusto mostrare le immagini della missioni perche’ non possiamo piu’ sottrarci dall’orrore deputando questi atti orribili alle mani ed occhi altrui. Il mondo organizzato moderno ci ha consentito a lungo di nasconderci mentre altri uccidono animali per le nostre tavole e uomini in guerre lontane. Mentre viviamo piccole vite un po’ illusoriamente morbide dietro lo scudo dei nostril eroi. Il web e la disseminazione di tutte le tipologie di informazione sta cambiando il mondo. Prima o poi quelle foto verranno fuori e forse dovremmo prendere il nostro cellulare e puntarne la telecamera al nostro volto prima di cliccare su quell’immagine di Osama Bin Laden dilaniato da un proiettile americano. Scopriremmo molto di noi e di cio’ per cui gioire.

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